Ezechiele 33
III. DURANTE E DOPO L'ASSEDIO DI GERUSALEMME
Il profeta come sentinella
1. Mi fu rivolta questa parola del Signore:
2. «Figlio dell'uomo, parla ai figli del tuo popolo e dì loro: Se mando la spada contro un paese e il popolo di quella terra prende un uomo del suo territorio e lo pone quale sentinella,
3. e questa, vedendo sopraggiungere la spada sul paese, suona la tromba e dà l'allarme al popolo:
4. se colui che ben sente il suono della tromba non ci bada e la spada giunge e lo sorprende, egli dovrà a se stesso la propria rovina.
5. Aveva udito il suono della tromba, ma non ci ha badato: sarà responsabile della sua rovina; se ci avesse badato, si sarebbe salvato.
6. Se invece la sentinella vede giunger la spada e non suona la tromba e il popolo non è avvertito e la spada giunge e sorprende qualcuno, questi sarà sorpreso per la sua iniquità: ma della sua morte domanderò conto alla sentinella.
7. O figlio dell'uomo, io ti ho costituito sentinella per gli Israeliti; ascolterai una parola dalla mia bocca e tu li avvertirai da parte mia.
8. Se io dico all'empio: Empio tu morirai, e tu non parli per distoglier l'empio dalla sua condotta, egli, l'empio, morirà per la sua iniquità; ma della sua morte chiederò conto a te.
9. Ma se tu avrai ammonito l'empio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte, egli morirà per la sua iniquità. Tu invece sarai salvo.
Conversione e perversione
10. Tu, figlio dell'uomo, annunzia agli Israeliti: Voi dite: I nostri delitti e i nostri peccati sono sopra di noi e in essi noi ci consumiamo! In che modo potremo vivere?
11. Dì loro: Com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signore Dio - io non godo della morte dell'empio, ma che l'empio desista dalla sua condotta e viva. Convertitevi dalla vostra condotta perversa! Perché volete perire, o Israeliti?
12. Figlio dell'uomo, dì ancora ai figli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salva se pecca, e l'empio non cade per la sua iniquità se desiste dall'iniquità, come il giusto non potrà vivere per la sua giustizia se pecca.
13. Se io dico al giusto: Vivrai, ed egli, confidando sulla sua giustizia commette l'iniquità, nessuna delle sue azioni buone sarà più ricordata e morirà nella malvagità che egli ha commesso.
14. Se dico all'empio: Morirai, ed egli desiste dalla sua iniquità e compie ciò che è retto e giusto,
15. rende il pegno, restituisce ciò che ha rubato, osserva le leggi della vita, senza commettere il male, egli vivrà e non morirà;
16. nessuno dei peccati che ha commessi sarà più ricordato: egli ha praticato ciò che è retto e giusto e certamente vivrà.
17. Eppure, i figli del tuo popolo vanno dicendo: Il modo di agire del Signore non è retto. E' invece il loro modo di agire che non è retto!
18. Se il giusto desiste dalla giustizia e fa il male, per questo certo morirà.
19. Se l'empio desiste dall'empietà e compie ciò che è retto e giusto, per questo vivrà.
20. Voi andate dicendo: Non è retto il modo di agire del Signore. Giudicherò ciascuno di voi secondo il suo modo di agire, Israeliti».
La presa della città
21. Il cinque del decimo mese dell'anno decimosecondo della nostra deportazione arrivò da me un fuggiasco da Gerusalemme per dirmi: La città è presa.
22. La sera prima dell'arrivo del fuggiasco, la mano del Signore fu su di me e al mattino, quando il fuggiasco giunse, il Signore mi aprì la bocca. La mia bocca dunque si aprì e io non fui più muto.
La devastazione del paese
23. Mi fu rivolta questa parola del Signore:
24. «Figlio dell'uomo, gli abitanti di quelle rovine, nel paese d'Israele, vanno dicendo: Abramo era uno solo ed ebbe in possesso il paese e noi siamo molti: a noi dunque è stato dato in possesso il paese!
25. Perciò dirai loro: Così dice il Signore Dio: Voi mangiate la carne con il sangue, sollevate gli occhi ai vostri idoli, versate il sangue, e vorreste avere in possesso il paese?
26. Voi vi appoggiate sulle vostre spade, compite cose nefande, ognuno di voi disonora la donna del suo prossimo e vorreste avere in possesso il paese?
27. Annunzierai loro: Dice il Signore Dio: Com'è vero ch'io vivo, quelli che stanno fra le rovine periranno di spada; darò in pasto alle belve quelli che sono per la campagna e quelli che sono nelle fortezze e dentro le caverne moriranno di peste.
28. Ridurrò il paese ad una solitudine e a un deserto e l'orgoglio della sua forza cesserà. I monti d'Israele saranno devastati, non ci passerà più nessuno.
29. Sapranno che io sono il Signore quando farò del loro paese una solitudine e un deserto, a causa di tutti gli abomini che hanno commessi.
Risultati della predicazione
30. Figlio dell'uomo, i figli del tuo popolo parlano di te lungo le mura e sulle porte delle case e si dicono l'un l'altro: Andiamo a sentire qual è la parola che viene dal Signore.
31. In folla vengono da te, si mettono a sedere davanti a te e ascoltano le tue parole, ma poi non le mettono in pratica, perché si compiacciono di parole, mentre il loro cuore va dietro al guadagno.
32. Ecco, tu sei per loro come una canzone d'amore: bella è la voce e piacevole l'accompagnamento musicale. Essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica.
33. Ma quando ciò avverrà ed ecco avviene, sapranno che c'è un profeta in mezzo a loro».